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Costruiamo la vostra sicurezza
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graphics graphics n. 1 del 30.09.2003 - Documentazione obbligatoria
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graphics Oggetto: Documentazione obbligatoria

Rif. Legislativi: Scaffoldings metallici fissi art. 30 del D.P.R. 7 gennaio 1956, n. 164.( www.minwelfare.it)

Scopo: Fornire elenco dettagliato della documentazione inerente i ponteggi metallici fissi, da esibire agli organi preposti alla vigilanza, che deve essere presente in cantiere.

1) Per tutti i ponteggi: progetto e disegno esecutivo che deve essere:

• Conforme allo schema tipo fornito dal fabbricante del ponteggio;
• Firmato dal responsabile del cantiere per conformità agli schemi tipo forniti dal fabbricante del ponteggio;
• Integrato con la copia del libretto di cui all'autorizzazione ministeriale.

2) Per i ponteggi di altezza superiore a 20 metri e per i ponteggi non conformi agli schemi tipo: progetto e disegno esecutivo che deve essere redatto e firmato da un ingegnere o architetto abilitato; inoltre il progetto:

• Deve essere Integrato con la copia del libretto di cui all'autorizzazione ministeriale.
• Qualora siano montati sul ponteggio tabelloni pubblicitari, graticci, teli o altre schermature, (il progetto) deve contenere anche l’apposito calcolo, in relazione all'azione del vento presumibile per la zona ove il ponteggio è montato.

3) Documentazione dell’esecuzione, da parte del responsabile di cantiere, dell’ultima verifica degli elementi di ponteggio da utilizzare, al fine di assicurarne l'installazione corretta ed il buon funzionamento come da Circolare n.46/2000 (vedi Lavorare informati - scheda n. .2 del 30.10.2003).

4) P.O.S piano operativo di sicurezza con l’analisi dei rischi inerente il cantiere in questione.

Conclusione: Il responsabile del cantiere deve disporre, prima che avvenga il montaggio del ponteggio, dei documenti sopra elencati al fine di assicurare l'installazione corretta ed il buon funzionamento del ponteggio.
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graphics graphics n. 2 del 30.09.2003 - Uso promiscuo dei ponteggi metallici fissi
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graphics Oggetto: Uso promiscuo dei ponteggi metallici fissi

Rif. Legislativi: Circolare del M.L.P.S. n. 20/2003, - “ Chiarimenti in relazione all’uso promiscuo dei ponteggi metallici fissi” (www.minwelfare.it)

Scopo: Si ribadisce, che per uno specifico schema di ponteggio non è consentito, l’uso promiscuo di elementi di ponteggio a:

• telai prefabbricati appartenenti ad autorizzazioni diverse
• montanti e traversi prefabbricati appartenenti ad autorizzazioni diverse
• tubi e giunti appartenenti ad autorizzazioni diverse.”

Tuttavia la circolare in questione dice anche che in ordine alla possibilità di utilizzo di elementi di ponteggio a montanti e traversi prefabbricati con quelli a telaio prefabbricati, si ritiene che tale possibilità debba essere consentita esclusivamente per particolari partenze (terreni declivi, condizioni di appoggio non comuni, ecc.) purchè vengano soddisfatte determinate condizioni che in sintesi sono:

1) Tutti gli elementi
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graphics graphics n. 3 del 30.09.2003 - Idoneita dei materiali impiegati
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graphics Oggetto: Idoneità dei materiale impiegati

Rif. Legislativi: Circolare del M.L.P.S. N. 46/2000 “Verifiche di sicurezza dei ponteggi metallici fissi di cui all’art. 30 del D.P.R. 7 gennaio 1956, n. 164. ( www.minwelfare.it)

Scopo: Con questa circolare il Ministero del Lavoro intende fornire istruzioni univoche intese ad accertare l’idoneità strutturale e l’uso in sicurezza dei materiali impiegati per la formazione del ponteggio.

La circolare individua una serie di parametri che incidono sulla sicurezza strutturale del ponteggio, “quali la frequenza di utilizzo, il numero dei montaggi e smontaggi, il corretto stoccaggio dei componenti, l’ambiente di lavoro, l’utilizzo conforme all’autorizzazione ministeriale e lo stato di conservazione degli elementi costituenti lo stesso”.
Fornisce delle tabelle, suddivise per tipologia di ponteggio, contenenti un elenco di verifiche ed una procedura da seguire, per l’accertamento dell’idoneità dei materiali prima di ogni montaggio.
Fornisce inoltre anche informazioni circa le verifiche da effettuarsi durante l’uso delle attrezzature utilizzate.

Conclusione: L’utilizzatore prima di ogni impiego, deve procedere ad accertare che tutti gli elementi del ponteggio siano conformi ed idonei all’uso.
L’idoneità e la conformità, deve essere documentata; è necessario pertanto produrre una dichiarazione firmata che attesti l’avvenuto controllo effettuato in base alla circolare n. 46/2000.
La dichiarazione diventa uno dei requisiti essenziali al fine di assicurare l'installazione corretta ed il buon funzionamento del ponteggio, ed il responsabile del cantiere deve obbligatoriamente esibirla in caso di controllo da parte delle autorità competenti.
E’ evidente l’importanza di questo documento, soprattutto in caso di infortunio o incidente in quanto, la firma da apporre in calce alla dichiarazione, comunque, chiama in causa la figura del responsabile di cantiere.
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graphics graphics n. 4 del 30.09.2003 - Verifica durante l'uso dei ponteggi metallici fissi
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graphics Oggetto: Verifiche durante l'uso dei ponteggi metallici fissi

Rif. Legislativi: Scaffoldings metallici fissi art. 30 del D.P.R. 7 gennaio 1956, n. 164. Circolare 46/2000 (www.minwelfare.it).

Scopo: Identificare un elenco dettagliato di verifiche che il responsabile del cantiere deve eseguire per l’accertamento della conformità e della sicurezza del ponteggio, prima di rilasciare il suo benestare all’utilizzo del ponteggio.
Alcune di queste verifiche sono obbligatorie e bisognerà darne un riscontro documentale agli organi preposti alla vigilanza.
Controllare che il disegno esecutivo:

• Sia conforme allo schema tipo fornito dal fabbricante del ponteggio;
• Sia firmato dal responsabile del cantiere per conformità agli schemi tipo forniti dal fabbricante del ponteggio;
• Sia tenuto in cantiere, a disposizione degli organi di vigilanza, unitamente alla copia del libretto di cui all'autorizzazione ministeriale.

Controllare che per i ponteggi di altezza superiore a 20 metri e per i ponteggi non conformi agli schemi tipo:

• Sia stato redatto un progetto, firmato da un ingegnere o architetto abilitato;
• Che tale progetto sia tenuto in cantiere a disposizione dell'autorità di vigilanza, unitamente alla copia del libretto di cui all'autorizzazione ministeriale.
• Controllare che vi sia la documentazione dell’esecuzione, da parte del responsabile di cantiere, dell’ultima verifica del ponteggio di cui trattasi, al fine di assicurarne l'installazione corretta ed il buon funzionamento.(vedi Scheda n. 3 del 30.09.03 LAVORARE INFORMATI)
• Controllare che qualora siano montati sul ponteggio tabelloni pubblicitari, graticci, teli o altre schermature sia stato redatto apposito calcolo, eseguito da Ingegnere o da Architetto abilitato;
• Controllare che sia mantenuto un distacco non superiore a 20 cm tra il bordo interno dell'impalcato del ponteggio e l’opera servita.
• Controllare l'efficienza dell'elemento parasassi, ad intercettare la caduta del materiale dall'alto.
• Controllare il serraggio dei giunti, come riportato nel libretto di cui all'autorizzazione ministeriale.
• Controllare l'efficienza dei collegamenti fra gli elementi del ponteggio.
• Controllare il mantenimento dell'efficienza degli ancoraggi
• Controllare il mantenimento della verticalità dei montanti, ad esempio con l'utilizzo del filo a piombo.

Controllare il mantenimento dell'efficienza delle controventature di pianta e di facciata mediante:

• Controllo visivo della linearità delle aste delle diagonali di facciata e delle diagonali in pianta;
• Controllo visivo dello stato di conservazione dei collegamenti ai montanti delle diagonali di facciata e delle diagonali in pianta;
• Controllo visivo dello stato di conservazione degli elementi di impalcato aventi funzione di controventatura in pianta (Vedi Scheda n. 5 del 30.09.2003 LAVORARE INFORMATI).
• Controllare il mantenimento in opera dei dispositivi di blocco degli elementi di impalcato.
• Controllare il corretto montaggio dei fermapiedi.
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graphics graphics n. 5 del 30.09.2003 - Tavole metalliche
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graphics Oggetto: Basette regolabili (impiego)

Rif. Legislativi: D.M. 2/9/1968 (deroga al D.P.R. n. 164/1956)

Scopo: Dare indicazioni per il corretto impiego dell’elemento Nella costruzione della basetta regolabile, sono molto importanti i seguenti aspetti:

1) il rapporto esistente tra la parte utile di vite filettata ed il pezzo fisso che penetra nel montante del ponteggio;
2) la differenza tra il diametro interno del montante ed il diametro esterno della vite.

Le basette regolabili, inoltre, devono avere determinate caratteristiche di portata (2000 daN) e una dimensione minima della piastra non inferiore a 150 cmq.
Un terreno qualsiasi non compattato, ha una portata di ≅ 1 daN/cmq, sicchè spesso la dimensione della piastra risulta insufficiente a trasferire al terreno, il carico assiale di un montante di un generico ponteggio in condizione di servizio (800 daN circa).
Per evitare di “sfondare” il pavimento e poter garantire la stabilità del montante, è buona norma interporre tra la basetta ed il piano d’appoggio del ponteggio, un elemento, per esempio di legno, avente una superficie maggiore della piastra, inchiodato (alle piastra).
La decisione sulla dimensione e la natura dell’elemento di interposizione, spetta all’utilizzatore/progettista, dopo aver valutato la consistenza del piano d’appoggio del ponteggio, ed il risultato di tale decisione diventerà parte integrante del progetto esecutivo.

Conclusione: Ai fini della sicurezza, il ponteggio deve essere montato in conformità di un progetto firmato da professionista abilitato.
Nella scelta del materiale da utilizzare in funzione di elemento di ripartizione, scartare sempre tutto ciò che non offre sufficienti garanzie di stabilità, tipo pietre e mattoni (attualmente sono in commercio degli elementi di interposizione realizzati in materia plastica – sottobasette - che svolgono un’efficace azione di ripartizione dei carichi).
Per il livellamento dei piani inclinati, si consiglia l’utilizzo di apposite basette inclinabili, da impiegare secondo uno schema autorizzato.
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graphics graphics n. 6 del 30.09.2003 - Basette regolabili
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graphics Oggetto: Basette regolabili (impiego)

Rif. Legislativi: D.M. 2/9/1968 (deroga al D.P.R. n. 164/1956)

Scopo: Dare indicazioni per il corretto impiego dell’elemento Nella costruzione della basetta regolabile, sono molto importanti i seguenti aspetti:

1) il rapporto esistente tra la parte utile di vite filettata ed il pezzo fisso che penetra nel montante del ponteggio;
2) la differenza tra il diametro interno del montante ed il diametro esterno della vite.

Le basette regolabili, inoltre, devono avere determinate caratteristiche di portata (2000 daN) e una dimensione minima della piastra non inferiore a 150 cmq.
Un terreno qualsiasi non compattato, ha una portata di ≅ 1 daN/cmq, sicchè spesso la dimensione della piastra risulta insufficiente a trasferire al terreno, il carico assiale di un montante di un generico ponteggio in condizione di servizio (800 daN circa).
Per evitare di “sfondare” il pavimento e poter garantire la stabilità del montante, è buona norma interporre tra la basetta ed il piano d’appoggio del ponteggio, un elemento, per esempio di legno, avente una superficie maggiore della piastra, inchiodato (alle piastra).
La decisione sulla dimensione e la natura dell’elemento di interposizione, spetta all’utilizzatore/progettista, dopo aver valutato la consistenza del piano d’appoggio del ponteggio, ed il risultato di tale decisione diventerà parte integrante del progetto esecutivo.

Conclusione: Ai fini della sicurezza, il ponteggio deve essere montato in conformità di un progetto firmato da professionista abilitato.
Nella scelta del materiale da utilizzare in funzione di elemento di ripartizione, scartare sempre tutto ciò che non offre sufficienti garanzie di stabilità, tipo pietre e mattoni (attualmente sono in commercio degli elementi di interposizione realizzati in materia plastica – sottobasette - che svolgono un’efficace azione di ripartizione dei carichi).
Per il livellamento dei piani inclinati, si consiglia l’utilizzo di apposite basette inclinabili, da impiegare secondo uno schema autorizzato.
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graphics graphics n. 7 del 30.09.2003 - Basetta regolabile inclinabile
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graphics Oggetto: Basetta regolabile inclinabile

Rif. Legislativi: D.P.R. n. 164/1956

Scopo: Corretto impiego dell’elemento

La basetta regolabile inclinabile viene utilizzata per risolvere particolari problemi di tracciamento del ponteggio su piani non regolari e soprattutto in pendenza (scivoli, rampe ecc.).
Come per la normale basetta regolabile con piastra fissa, ha una vite filettata con la quale è possibile livellare i montanti di partenza del ponteggio, mentre la piastra di base è incernierata allo stelo ed ha una possibilità di movimento che le consente di assumere, rispetto alla verticale rappresentata dal montante del ponteggio, un‘inclinazione di ≅ 27°.
Per l’uso in sicurezza dell’elemento, oltre alle prescrizioni già fornite per l’uso delle normali basette regolabili (vedi scheda n. 6 del 30.09.2003), è importante procedere al bloccaggio della piastra inclinabile al pavimento, per mezzo di idonei tasselli ad espansione (vedi capitolo IV dalla nostra estensione n. 21655/PR/OP/PONT/E del 06.08.2003).

Conclusione: Per il corretto impiego dell’elemento, ai fini della sicurezza, prima della messa in opera dell’elemento, verificare la consistenza dei piani d’appoggio del ponteggio e rispettare scrupolosamente le specifiche tecniche fornite dalla nostra Autorizzazione Ministeriale.
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graphics graphics n. 8 del 30.09.2003 - Ancoraggio
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graphics Oggetto: L’ancoraggio del ponteggio

Rif. Legislativi: D.P.R. n. 164/1956

Scopo: Assicurare il corretto montaggio del ponteggio.

La stabilità del ponteggio è assicurata dagli ancoraggi i quali pertanto devono:

• essere di tipo autorizzato
• essere dimensionati alle spinte trasmesse localmente dal ponteggio
• “lavorare” sia a trazione sia a compressione
• essere in numero sufficiente alle dimensioni del ponteggio.

Ancoraggi idonei

L’autorizzazione ministeriale riporta le tipologie di ancoraggi che è possibile utilizzare nell’ambito degli schemi autorizzati.
Vale la pena ricordare che è di importanza fondamentale per la sicurezza dell’opera da realizzare, attenersi a quanto riportato dal libretto di omologazione circa la scelta dell’ancoraggio ed il suo posizionamento.
Un ancoraggio efficace deve essere posizionato in corrispondenza del nodo traversomontante del ponteggio e soprattutto collegarsi a parti resistenti dell’opera fissa.
E’ indispensabile aggiungere poi, che gli schemi autorizzati non considerano le spinte orizzontali che derivano dalle possibili applicazioni al ponteggio, di teli di protezioni o tabelloni pubblicitari e che pertanto l’indicazione data dalla Norma, di realizzare n. 1 ancoraggio almeno ogni 22 mq di ponteggio, spesso risulta insufficiente.
E’ importante, quindi, in presenza di ponteggi aventi schemi diversi da quelli autorizzati, richiedere l’intervento di un professionista abilitato che nell’ambito di uno specifico progetto, scelga la tipologia più adatta di ancoraggio (autorizzato).
Per l’ancoraggio a tassello, senz’altro il più usato, l’autorizzazione ministeriale prescrive un saggio in opera della tenuta del dispositivo.
La prova può risultare molto semplice se si ha in dotazione uno specifico dinamometro.

Conclusione: L’ancoraggio è un elemento autorizzato, pertanto può essere utilizzato solo se è presente nel libretto del ponteggio.
Sicuramente non può essere utilizzato il filo di ferro ritorto oppure l’ancoraggio regolabile.
Per assicurarsi che l’ancoraggio sia effettivamente realizzato su parti stabili dell’edificio è necessario eseguire delle prove di estrazione direttamente in cantiere.
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graphics graphics n.9 del 30.09.2003 - Istruzioni per il montaggio, l'impiego e lo smontaggio del ponteggio
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graphics Oggetto: Istruzioni per il montaggio, l’impiego e lo smontaggio del ponteggio

Rif. Legislativi: Scaffoldings metallici fissi art. 30 del D.P.R. 7 gennaio 1956, n. 164.

Scopo: Identificare un elenco dettagliato di verifiche che il responsabile del cantiere deve eseguire per l’accertamento della conformità e della sicurezza del ponteggio.

Alcune di queste verifiche sono obbligatorie e bisognerà darne un riscontro documentale agli organi preposti alla vigilanza. (vedi scheda n. 4)

1 GENERALITA'

1.1 Il disegno esecutivo, unitamente alla copia dell'autorizzazione, deve essere tenuto in cantiere a disposizione delle autorità di controllo.
Il disegno esecutivo deve essere conforme allo schema tipo fornito dal fabbricante del ponteggio; ogni modifica del ponteggio, che deve essere compatibile con la sua stabilità, può avere luogo solamente nell'ambito dello schema tipo e deve essere riportata sul disegno esecutivo.
Per ponteggi di altezza inferiore a 20 m, il disegno esecutivo deve essere firmato dal responsabile del cantiere per conformità agli schemi tipo forniti dal fabbricante, mentre per i ponteggi di altezza superiore a 20 m, per ponteggi non conformi agli schemi tipo e per opere speciali, deve essere redatto un progetto firmato da un ingegnere o architetto abilitato all'esercizio della professione ed iscritto negli albi professionali.
E' vietato montare sul ponteggio tabelloni pubblicitari, graticci, teli o altre schermature, a meno che non si sia provveduto a redigere apposito calcolo, eseguito da ingegnere o da architetto abilitato all'esercizio della professione, in relazione all'azione del vento presumibile per la zona ove il ponteggio è montato.
Tale calcolo può tenere conto della permeabilità delle strutture servite.

1.2.- Le operazioni di montaggio e smontaggio devono essere effettuate da personale pratico.
Ilresponsabile del cantiere deve assicurarsi che il ponteggio sia montato a regola d'arte, in conformità al disegno esecutivo ed osservando le norme sopra citate e le seguenti istruzioni.

1.3 - Gli elementi del ponteggio da utilizzare devono essere controllati prima del loro impiego allo scopo di eliminare quelli che presentino deformazioni, rotture e corrosioni pregiudizievoli per la resistenza del ponteggio.
Gli elementi insufficientemente protetti contro la corrosione non devono essere impiegati.

1.4. - Gli addetti alle operazioni di montaggio, controllo e smontaggio, devono essere forniti delle attrezzature necessarie ed usare durante il lavoro, almeno i seguenti dispositivi di protezione individuale : guanti, calzature con suola flessibile antisdrucciolevole, cinture a bretella provviste di un mezzo per l'aggancio alle strutture del ponteggio o ad opportuni organi di ritenuta.

2 MONTAGGIO

Il montaggio del ponteggio deve essere eseguito secondo le seguenti istruzioni.

2.1.L'appoggio del ponteggio deve avvenire con le seguenti modalità:

- il piano di appoggio deve offrire garanzie sufficienti di resistenza durevole, da verificare preliminarmente.
- la ripartizione del carico sul piano di appoggio deve essere realizzata per mezzo di basette con l'interposizione di elementi atti a ripartire il carico sul piano di appoggio stesso in modo da non superarne la resistenza unitaria; detti elementi devono offrire resistenza sufficiente all'azione delle basette.
Quando in conseguenza dell'impiego di basette regolabili, il primo traverso dei telai sia posto ad un'altezza del piano di appoggio maggiore di 205 cm, le basette devono essere fissate agli elementi di ripartizione che, in tal caso, interesseranno almeno due montanti attigui.

2.3. Nel corso del montaggio del ponteggio si deve costantemente verificare:

- la distanza tra il ponteggio e l'edificio in modo da assicurare, seguendo il disegno esecutivo, la costruzione di impalcati accostati all'opera in costruzione.
- la verticalità dei montanti ed il loro collegamento assiale;
- l'orizzontalità dei correnti e dei traversi;
- l'assetto operativo dei dispositivi di collegamento assiale dei telai (spine a verme);
- la corretta posizione del dispositivo di bloccaggio degli attacchi per correnti, diagonali e telai di parapetto;
- il rispetto della distanze orizzontali e verticali previste dal disegno esecutivo;
- la messa in opera degli ancoraggi,che dovrà attenersi ai sistemi previsti secondo le indicazioni riportate nei disegni dell'allegato A e delle diagonali (di facciata ed in pianta),che dovrà avvenire seguendo il normale progredire del montaggio del ponteggio ed in conformità ai disegni esecutivi.
- che la distanza tra il traverso più alto del ponteggio in corso di montaggio e l'ultimo ordine di ancoraggi, non superi i 4.00 m.
Ove per esigenze specifiche fosse necessaria un'altezza libera del ponteggio, oltre l'ultimo ordine di ancoraggi, eccedente i 4.00 m, dovranno essere previsti progettualmente accorgimenti opportuni per garantire la stabilità della struttura.

2.4 - Il montaggio deve essere effettuato nel seguente ordine:

• Controllo dell'efficienza dei piani di appoggio e della resistenza degli elementi di ripartizione del carico.
• Messa in opera dei telai di base.
• Dopo aver eseguito il primo orizzontamento, si mettono in opera gli ancoraggi e nel contempo si provvede a controllare la verticalità dei montanti ed i loro interassi.
• Si prosegue il montaggio avendo cura di realizzare sistematicamente la messa in opera degli ancoraggi e di ottemperare alle istruzioni sotto riportate.
• Il montaggio degli impalcati deve essere realizzato dall’impalcato del piano sottostante, curando che vengano attivati i dispositivi di blocco dell’impalcato stesso sul traverso.
• Qualora non sia prevista la presenza di impalcati a tutti i piani di ponteggio, il montaggio e lo smontaggio di impalcati deve essere effettuata dal piano di ponteggio immediatamente sottostante disponendo su tale piano un impalcato provvisorio costituito da tavole in legname aventi lunghezza non inferiore a 2.5 m, larghezza non inferiore a 30 cm e spessore non inferiore a 5 cm.

La realizzazione di tale impalcato provvisorio deve procedere da un campo di ponteggio (costituito dall’impalcato corrispondente al sistema di accesso definitivo realizzato con impalcati forniti di botola, ovvero da impalcato provvisorio realizzato in un campo di ponteggio accessibile dall’opera servita), verso l’estremità del ponteggio.
Lo smontaggio di tale piano provvisorio di impalcato deve avvenire in senso inverso dall’estremità fino alla campata iniziale di partenza.

2.5. Nel montaggio degli elementi costituenti il ponteggio devono essere osservate le seguenti istruzioni:

• i telai portanti verticali devono avere i montanti collegati assialmente in modo che gli stessi siano atti a resistere agli sforzi di trazione;
• i correnti, le diagonali, i telai-parapetto, le travi per varchi e passi carrai ed i parasassi devono essere collegati in almeno due punti curando l’attivazione dei dispositivi contro lo sganciamento accidentale; il dispositivo di collegamento deve realizzare l’unione degli elementi in maniera tale che la separazione degli stessi possa avvenire solo con intervento volontario e ne sia esclusa la disattivazione per causa accidentale;
• su tutti i riquadri orizzontali dei piani ancorati si devono realizzare collegamenti di controventatura in pianta, come previsto nello schema tipo, curando l’attivazione dei dispositivi contro lo sganciamento accidentale.
I controventi orizzontali potranno essere rimossi esclusivamente quando vengano sostituiti con sistemi di irrigidimento orizzontale realizzati con impalcati metallici prefabbricati;
• in tutti i campi del piano di facciata esterna si devono realizzare controventamenti longitudinali (di facciata) mediante telai-parapetto e, quando previsto dagli schemi-tipo, mediante diagonali, curando l’attivazione dei dispositivi contro lo sganciamento accidentale;
• i montanti di sommità devono superare di almeno 1.2 m l’ultimo impalcato o il piano di gronda;
• gli ancoraggi devono essere realizzati su strutture resistenti in conformità agli schemi di cui all’allegato A;
• gli ancoraggi devono essere disposti seguendo quanto indicato nello schema tipo del ponteggio e comunque ogni 22 mq;
• quando il ponteggio viene montato in zone con altitudine sul livello del mare superiore a quelle indicate negli schemi tipo, si deve provvedere ad effettuare specifico calcolo di verifica.

2.6 - Qualora non sia possibile realizzare l’accesso ai piani di ponteggio direttamente dall’opera servita, devono essere montati impalcati provvisti di botole e devono essere utilizzate le apposite scale nel rispetto del 6° comma dell’art. 8 del D.P.R. 7 gennaio 1956 n° 164.
Quando un piano di ponteggio non viene utilizzato, la campata contenente la scala deve essere fornita di protezioni, oltre che verso il vuoto , anche verso l’impalcato adiacente, a meno che questo non sia provvisto di parapetti normali con arresto al piede.

2.7 - Qualora sia necessario utilizzare elementi di ponteggio a tubi e giunti per realizzare il livellamento del piano di partenza dei ponteggi a telaio, o per partenze particolari, o per ottenere aperture per passi carrai, o per parasassi, è necessario:

• che gli elementi di ponteggio a tubi e giunti appartengano ad unico tipo di ponteggio autorizzato;
• che vengano scrupolosamente seguiti , per la parte realizzata in tubi e giunti , gli specifici schemi previsti nell’allegato A;
• che il serraggio dei giunti venga effettuato con il momento indicato dal fabbricante.
• che sia possibile realizzare la giunzione tra elementi a tubi e giunti ed elementi a telaio senza il ricorso a soluzioni di ripiego ovvero all’utilizzo di elementi non previsti nelle autorizzazioni;
• che si provveda comunque a chiudere i telai prefabbricati in prossimità dell’innesto.

3 - IMPIEGO.

3.1 - Piani del ponteggio.
I piani del ponteggio destinati al lavoro devono:

- essere del tipo previsto nella relazione tecnica.
Nel caso di utilizzo di tipi diversi dovranno essere osservate le modalità previste dalle disposizioni ministeriali in merito alla compatibilità della sostituzione: in tale ipotesi dovrà conservarsi in cantiere una relazione firmata dal responsabile del cantiere e, quando necessario, dal progettista della struttura, in merito alla compatibilità della modifica apportata con i problemi di sicurezza e di stabilità;
- essere ben accostati tra loro e all’opera in costruzione è consentito un distacco dalla muratura non superiore a 20 cm.
- essere utilizzati solo allorquando non distino più di due metri dall’ordine più alto di ancoraggi;
- essere provvisti, su ciascun lato libero, di un telaio-parapetto e da un fermapiede.
- avere il bordo superiore del corrente più alto a non meno di 1.00 m dal piano dell’impalcato;
- essere provvisti di fermapiedi, sistemato con il bordo inferiore a contatto con il piano dell’impalcato, con altezza non inferiore a 20 cm.
- essere provvisti, per tutta l’estensione dell’impalcatura di lavoro (escluse le zone interdette al transito di persone), di un parasassi capace di intercettare la caduta dei materiali.

3.2. Protezioni contro la caduta di materiali.

Il parasassi , che deve estendersi per almeno 1.50 m dal filo del montante esterno deve essere realizzato secondo gli schemi indicati nell'allegato A.
Quando fosse necessario effettuare lavori nel 1° piano del ponteggio , la protezione contro la caduta di materiali da tale piano deve essere effettuata ricorrendo a graticciati o schermi in rete a maglie fitte - da collocare sulla facciata esterna del ponteggio estesi a tutta la zona di facciata del 1° piano del ponteggio interessata dai lavori.
I fermapiedi devono essere accostati all’impalcato ed avere altezza di almeno 20 cm.

3.3. Sovraccarichi. I piani di lavoro non devono essere caricati con carichi di servizio superiori a quelli indicati negli schemitipo dell’allegato A.
I ponteggi, inoltre, devono essere provvisti di indicazione chiara e visibile delle condizioni massime ammissibili di carico.

3.4 Controlli.

3.4.1 Il responsabile del cantiere deve assicurarsi, ad intervalli periodici - e comunque ogni tre mesi - o dopo violente perturbazioni atmosferiche o prolungate interruzioni del lavoro:

• dello stato degli appoggi;
• della verticalità dei montanti;
• dell’efficienza dei collegamenti;
• dell’efficacia degli ancoraggi e delle protezioni contro le cadute di persone e di materiali,curando l’eventuale sostituzione degli elementi inefficienti.

3.4.2 - Il capo cantiere deve far sistematicamente controllare, da persona competente:
• la regolarità degli impalcati ed il loro fissaggio al ponteggio;
• l’esistenza di parapetti sugli impalcati di lavoro;
• il rispetto dei limiti di sovraccarico previsti e l’osservanza dei limiti nel numero degli impalcati carichi, fissati nello schema tipo;
• l’osservanza del divieto di salire lungo i montanti;
• la corrispondenza della disposizione e del tipo di ancoraggi, secondo quanto previsto nel progetto;
• l’efficienza dei dispositivi di sicurezza e della messa a terra del ponteggio.

3.4.3- Gli impianti elettrici e gli apparecchi mossi elettricamente, comunque interessanti il ponteggio, debbono essere, per costruzione, idonei alla condizioni di lavoro (umidità, pioggia, ecc..) ed essere installati in modo da evitare sulle strutture tensioni di contatto.

4 - SMONTAGGIO.

Si devono osservare le seguenti prescrizioni:

- lo smontaggio del ponteggio deve essere graduale;
- gli ancoraggi e gli irrigidimenti devono essere smontati gradualmente, di pari passo con il progredire dello smontaggio ed in modo da garantire la stabilità della struttura;
- gli elementi del ponteggio devono essere calati utilizzando mezzi appropriati, evitando di gettarli dall’alto.
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graphics graphics n.10 del 30.09.2003 - Diligenza professionale
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graphics Oggetto: Diligenza professionale

Rif. Legislativi: Art. 1176 II comma del Codice Civile

Scopo: Responsabilizzare l’utilizzatore durante la scelta del prodotto.

Ogni fabbricante costruisce il suo modello di ponteggio dopo aver ottenuto l’Autorizzazione dal Ministero del Lavoro.
L’autorizzazione ministeriale autorizza la ditta a produrre il ponteggio conformemente ai disegni autorizzati.
La copia del libretto ministeriale è pertanto un documento molto importante al punto che il Ministero sancisce per il costruttore l’obbligo del rilascio.
Lo scopo del rilascio del libretto ministeriale è, quindi, consentire all’acquirente la verifica della conformità del prodotto acquistato alle disposizioni previste dalla legge.
Si può tranquillamente aggiungere che l’acquirente che si accinge a utilizzare il ponteggio per la sua attività professionale, abbia l’obbligo di procedere alla verifica della merce acquistata con gli “strumenti” di cui dispone, consapevole che per strumenti si intende anche le sue conoscenze e capacità professionali: l’omissione dei controlli obbligatori, porterebbe ad una negligenza professionale, art. 1176 c.c. soprattutto se l’acquirente ha le risorse per poterli fare (ad esempio se dispone di un ufficio acquisti).
Inoltre, è bene precisare che, nel caso l’utilizzo di materiale non conforme a legge, provocasse danno a terzi, si realizzerebbe un fatto illecito colposo art. 2043 c.c., di cui l’utilizzatore dovrebbe rispondere a causa della sua negligenza professionale.
In questo caso l’utilizzatore-acquirente di materiale inidoneo non potrebbe usufruire né di copertura assicurativa per la responsabilità civile, né della garanzia per vizi sul materiale a lui dovuta dal venditore, dato che, in presenza di un libretto ministeriale che viene rilasciato obbligatoriamente, questi vizi risultano facilmente riconoscibili. art. 1491 c.c. Ecco siamo arrivati al vero problema.
E’ noto che sul mercato esiste una vasta offerta di ponteggi delle più disparate tipologie, ed è altrettanto noto che il costo del ponteggio può essere sensibilmente diverso in rapporto al modello e cambiare da produttore a produttore.
Spesso dietro ad un prezzo esageratamente basso si cela un prodotto di pessima qualità e fattura.
Ma la pessima qualità e fattura del prodotto non sono affatto ben mascherate; anzi sarebbero facilmente riconoscibili se solo si procedesse ad un semplice confronto incrociato dei materiali acquistati con la copia del libretto ministeriale.
Le conseguenze estreme del mancato controllo possono causare quanto sopra descritto.

Conclusione: Si consiglia, di controllare sempre il materiale che si sta acquistando verificandone la corrispondenza con i disegni e le tabelle dell’Allegato A del libretto ministeriale, principalmente verificare gli spessori dei materiali con le tolleranze dichiarate.
Infatti il mancato controllo dei materiali, quindi la conseguente “Negligenza Professionale”, non consente al compratore l’accertamento e la contestazione al fabbricante, dei vizi del prodotto facilmente riconoscibili.
Alcuni costruttori di ponteggio hanno deciso di sottoporre la loro produzione a visite di controllo eseguite da un Istituto di comprovata serietà ed autorevolezza le cui ispezioni sono riconosciute dal Ministero del Lavoro.
A seguito di riscontri positivi sulla produzione, l’istituto rilascia un marchio di prodotto denominato SQ Scaffoldings.
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graphics graphics n.11 del 30.09.2003 - Spessori nominali dei tubi dei ponteggi metallici fissi
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graphics Oggetto: Spessori nominali dei tubi dei ponteggi metallici fissi

Rif. Legislativi: Circolare del M.L.P.S. n. 28/2004, - Chiarimenti concernenti le tolleranze dimensionali dei profili cavi.

Scopo: Con questa circolare il Ministero del Lavoro fornisce indicazioni aggiornate circa la conformità degli spessori minimi dei tubi utilizzabili per la costruzione di elementi di ponteggi metallici fissi (D.P.R. 164/1956).
Il nuovo documento pone ordine e chiarezza alle diverse indicazioni fornite dalle Circolari n. 85/78, n. 44/90, n. 132/91, che sono, rispettivamente le istruzioni per la compilazione delle relazioni tecniche per i ponteggi metallici fissi a tubo e giunto, a telai prefabbricati e a montanti e traversi.
Implicitamente viene accettata, con il meccanismo dell’adeguamento al progresso tecnologico, una realtà già consolidata nell’industria siderurgica e pertanto aderente alla quotidianità dei fabbricanti di ponteggio, che da questa industria dipendono.
La tolleranza negativa sullo spessore nominale dei tubi, applicabile a tutti i profili cavi utilizzati per la costruzione di tutte le tipologie di ponteggi, diventa -10%.
La tabella che segue fornisce le nuove indicazioni sulla conformità dei montanti.
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graphics graphics n.12 DEL 19.10.2006 - UNIK SYSTEM<
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graphics Oggetto: UNIK-SYSTEM Sistema di ponteggio multifunzionale brevettato

Nella precedente, abbiamo brevemente accennato alla specificità che contraddistingue ogni singola tipologia di ponteggio; specificità che orienta e determina la scelta dell’utilizzatore.
Le diverse tipologie di ponteggio non “comunicano” tra loro: le specificità cioè sono tali che (salvo che per qualche accessorio) i ponteggi non si integrano tra loro.
Questo fatto rappresenta un grosso problema sia in termini di praticità d’uso, sia in termini di investimenti, perché risulta indispensabile acquistare elementi aventi forma diversa e pertanto incompatibili tra loro perché progettati per ponteggi diversi, che però svolgono la stessa funzione.
La nostra azienda, ha cercato di minimizzare questo problema pensando ad un sistema di ponteggio multifunzionale.
E’ stato quindi realizzato UNIK SYSTEM il 1° SISTEMA DI PONTEGGIO
MULTIFUNZIONE realizzato con un numero contenuto di elementi ed accessori che cumula le caratteristiche e le specificità delle diverse tipologie di ponteggio esistenti sul mercato.
UNIK SYSTEM è tanti ponteggi su misura.
Il limitato numero di pezzi da impiegare consente di risparmiare spazio di magazzino e risorse finanziare. La possibilità di utilizzare gli stessi impalcati metallici (tavole e fermapiedi) sul tutte le versioni di ponteggi che compongono l’UNIK SYSTEM è solo uno dei tanti vantaggi che offre il nostro sistema.
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graphics graphics n. 13 del 10.11.2006 - Guida alla scelta del ponteggio di qualità
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graphics Oggetto: Guida alla scelta del ponteggio di qualità’

Il ponteggio metallico è un’attrezzatura ampiamente diffusa nei nostri cantieri edili ormai da molti anni e numerose sono le aziende costruttrici presenti sul mercato (circa cinquanta).
Si ritiene che coloro che lo hanno utilizzato o che lo utilizzano regolarmente, abbiano acquisito competenze minime sufficienti per valutare le caratteristiche dei diversi prodotti presenti oggi sul mercato.
In verità con l’avvento del “Multidirezionale”, ma soprattutto con l’approvazione delle nuove norme tecniche della Comunità Europea sui ponteggi (EN 12811 - 12810 – 74) per entrare nella sostanza del prodotto occorre cogliere la “Logica del Sistema Scaffoldingso”.
Il ponteggio è diventato un “Sistema” che per funzionare bene, deve avere alcuni requisiti fondamentali come ad esempio:

A la qualità e completezza del progetto;
B la sicurezza;
C il servizio;

Il Sistema trova una sua logica se i vari modelli o tipologie di ponteggi sono accomunati da una presenza trasversale di elementi identici utilizzabili per tutto il sistema (ciò riduce il numero dei pezzi da produrre), ed è valido, il Sistema, se:

1. tutta la produzione è realizzata nel rispetto delle norme tecniche e con materiali aventi una qualità garantita;
2. esistono determinati elementi accessori che facilitano l’impiego degli elementi fondamentali;
3 sono individuati e definiti i sistemi e i dispositivi di sicurezza necessari per ridurre i rischi inerenti il montaggio/smontaggio dei ponteggi;
4 esiste un imballaggio specifico degli elementi;
5 è disponibile una struttura ingegneristica di sostegno per la progettazione di strutture anche complesse e per la gestione delle incombenze amministrative legate al ponteggio (Pi.MUS, disegni, sopralluoghi ed assistenza in cantiere, verifiche di idoneità dei materiali, etc);
6 esiste la disponibilità di integrare il materiale di proprietà con materiale preso a noleggio;
7 esiste un collegamento post vendita in grado di fornire suggerimenti tecnici, informazioni e comunicazioni sull’evoluzione del settore.
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graphics Area riservata
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graphics Listini/Depliant
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graphics Autorizzazioni Ministeriali
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graphics Impalcato in acciaio 3 ganci
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graphics Impalcato in acciaio 2 ganci
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graphics Impalcato in acciaio multigiro
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graphics Impalcato in acciaio 3 ganci con botola
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graphics Impalcato in acciaio 4 ganci con botola
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graphics Scala in acciaio per impalcato con botola
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graphics Cancelletto in acciaio
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graphics Fermapiede in acciaio
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graphics Tavole per gradini
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graphics Articoli ponteggio Multidirezionale graphics
graphics Art.li ponteggi Portale Perni tipo Ergo Boc graphics
graphics Articoli ponteggi Portale Perni tipo Ergo graphics
graphics Accessori graphics
graphics Schemi di montaggio Multidirezionale
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graphics Con botole e scale
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graphics Con mensoline
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graphics Con tavole
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graphics Senza tavole
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graphics Impiego basette regolabili
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graphics Particolare di montaggio cancelletti
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graphics Particolare di montaggio mensoline
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graphics Particolare di montaggio con tavole
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graphics Particolare di montaggio tavole
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graphics Particolare di montaggio senza tavole
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graphics Particolare di mont. tavole mensoline
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graphics Particolare di montaggio parasassi
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graphics Schemi di montaggio tipo Ergo Boc
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graphics Correnti, diagonali, teminale parapetto e tavole strutturali
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graphics Con partenza stretta
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graphics Mensola di disassamento stilata
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graphics Del passo carraio da 3,6 m
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graphics Del passo carraio da 5,4 m
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graphics Basetta regolabile inclinabile
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graphics Ancoraggi normali
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graphics Ancoraggi speciali
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graphics Schemi di montaggio tipo Ergo
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graphics Con correnti e diagonali
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graphics Con spondina parapetto
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graphics Ancoraggi normali
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graphics Ancoraggi speciali
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